Friday, November 23, 2012

Caro Direttore....


IL CENTRO GIOVEDÌ 22 NOVEMBRE 2012

Gli emigrati che sognano la casetta e trovano l’Imu

Caro Direttore,

la maggioranza degli emigranti che tornano in Italia a trascorrere le vacanze d'estate o a passare il Natale con i parenti d'inverno sono  quei pochi fortunati ai quali i genitori, per mera riconoscenza, hanno lasciato un buco di casa. Sì, è la casa che ti fa tornare. Sono quelle mura, quelle scale, quegli angoli che ti hanno visto crescere e poi partire che ti fanno tornare.E torni per ritrovarti bambino,per essere sovrastato e soffocato dai ricordi,a volte torni solamente per piangere. Difficilmente torna l'emigrante al quale il vano di casa non gli è stato lasciato, "lui sta bene in America", e non torna per non parlarne, per non rivivere i torti e i dispiaceri subiti che solo il tempo e la lontananza sono riusciti a sopire.

Chi vuole far pagare l'IMU alla casa dell'emigrante, considerate come seconda casa,non e' andato mai a cercare lavoro e fortuna altrove,non ha mai lasciato l'Italia e non sa che la seconda casa e' quella che l'emigrante ha costruito all'estero cosi' come la terra che lo ospita sara' sempre la sua seconda patria.

I sindaci della Valle Peligna, quelli dellaMarsica e tutti i sindaci d'Abruzzo, anziche'  tassare le case degli emigranti dovrebbero pensare invece a trovare incentivi,programme e attivita' varie per incoraggiare gli emigranti a
tornare piu' spesso e piu' a lungo. Mi fermo qui, qualche altra volta ne parleremo piu' a lungo.
Eligio Paris, Toronto


n Questa lettera è arrivata da uno dei tanti abruzzesi emigrati in Canada (anche Sergio Marchionne è tra questi) dopo il bell’articolo pubblicato in prima pagina dal nostro DomenicoRanieri. Il tema è la sorpresa di chi si trova a pagare un’Imu stratosferica sulla vecchia casetta di famiglia , tassata come seconda abitazione (e quindi come bene di lusso) nonostante che quasi sempre si tratti di due stanze in edifici vecchie acciaccati.

C’è una logica in tutto questo? Per chi vive a migliaia di chilometri di distanza, l’unica logica leggibile è quella di unPaese disperato, che cerca di arraffare soldi dove può per evitare di finire nel baratro che ha più volte sfiorato.Ovviamente il risultato di questa
stangata fiscale sarà che molti metteranno in vendita la vecchia casetta abruzzese,recidendo anche gli ultimi legami con una terra che non sempre è stata con loro generosa.

Non so voi, ma io provo un po’ di vergogna nei confronti di questa gente.


Thursday, June 28, 2012

La La Land

As time moves forward, whether we like it or not, we are in a continued state of learning. Until our dying day, I believe we "learn" something or realize something that we just didn't know or understand or realize the day before. 

The other night sitting around the table with family and friends, a gender based discussion began to take shape. Someone, irrelevant of who that was, brought up the book "50 Shades of Grey" and the simple mentioning of this book sparked total chaos with the males. What ensued next was what I shall forever take as a huge learning experience for myself and my own personal learning journey.


Let me premise my "light bulb going on" experience by stating that I have not read the book. My enlightening moment really has nothing to do with the context of this infamous book at all. It's what was said that made me realize something I hadn't before.


One of the men firmly and with great conviction said, "You guys (women) live in La La Land..." 


There it was. La La Land. We've heard this term mentioned many times before but that evening it sounded different. This... La La Land. Where is it? Contrary to what was said, I certainly don't live there. But what I realized more importantly is that I want to. YES, I want to live in La La Land and what was even more stunning to me was the question that struck me straight in the forehead .. "Don't we all?"
All that we strive for in our every day existence and all of our every day efforts, are they not all toward the hopes and desires to get to La La Land? 

I want to go there. I want to live there every day. I would love to go there and stay there with my husband and my children mostly, but  also with everyone that I love. 


La La Land is an amazing place. I know because I'm certain I have had glimpses of it over the years. It's where everything and everyone is on the same page; where we are all happy and in synch; where the intimate moments are mind blowing and where food and wine taste succulent; where dancing is euphoric.
It's where laughing hurts your side and cheeks, and it's definitely where we believe in each other, care for each other, compliment one another and look after each other with absolutely no room for Tit for Tat.  


In the movie Jerry Maguire, I think they call it  "The Quan". Yes, that' s it. The Quan or..La La Land.


We all want to live there. Every single one of us. And the most beautiful thing of all is that we can. 
We can get there, we can live there and we can stay there as long as we want. 
Sadly, however, most of us have been made to believe that we don't deserve La La Land. We are not worthy of it's incredible gifts. It's simply ridiculous to try and get there let alone live there. 
Somewhere along our learning journey, we were told or agreed to believe that La La Land is not for us. 
It's for those other people. 


For the record, I do want to live there. And I will try every day of my life to learn more about how to get there and more importantly how to stay there as long as possible.
Yes, I am worth it. We are worth it. I will try to do all that I can to achieve La La Land. 

I hope to see you there.  






Monday, January 23, 2012



Una  Dedica  Speciale
Si dice che quando conosci una persona per la prima volta, ti danno una prima impressione che rimane con te per sempre.
La prima volta che io ho avuto il grande piacere di conoscere le due persone che sarebbero diventati i miei suoceri, l’impressione mia puo essere descritta come un incontro… caloroso, sincero, vero, speciale.
Vittorio e Maria sono proprio cosi’ non solo con me, ma con tutti coloro che hanno il piacere di conoscerli. Sono, infatti, calorosi, sinceri, veri, e speciali ed insieme, queste due persone care, hanno riuscito, nonostante i tanti osstacoli che tutti i matrimoni incontrano , ad essere marito, moglie e genitori esemplari per tutti i loro figli e nipoti.
Sposati  tanti anni insieme, facendo dei sacrifici veri per tirare avanti e crescere  una famiglia in un paese dove la lingua e l’ambiente sono stati molti diversi dalla loro Roccabernarda ,non e’ stato affatto facile … ma Maria e Vittorio, compiuti 50 anni insieme, possono dire con orgoglio, che… c’e l’hanno fatta!
In questo mondo di oggi, la vita puo essere molto complicata; piena di stress e preoccupazioni. Questo e’ la realta’ per tutti noi. Io, insieme a , Gaetano, Maria, Vince, Diana, Vittorio, Josie, Vittorio, Tonina, Pietro, Dominque Rae ed Emma Rose ci uniamo a ringraziare i nostri genitori, Vittorio e Maria, per tutto cio’ che hanno fatto e continuano tutt’ora a fare per rendere la nostra vita, meno complicata, meno stressante, meno preoccupante. 
Grazie per il vostro esempio buono, i vostri consigli saggi ed onesti e piu di tutto, per il vostro amore e affetto sincero e senza condizioni.
Auguri Infiniti e Congratulazioni per il vostro 50esimo anniversario di matrimonio
Vi vogliamo un mondo di bene!
Tutti  i vostri figli e nipoti.