Friday, January 23, 2015

La mia conversazione con Brunello Cucinelli ~2007


Intervista con Brunello Cucinelli  30 luglio 2007- by Ester Paris Mauro
Il sogno della mia vita era di rendere il lavoro dell’uomo piu umano
Volevo lavorare per abbellire il mondo
Per una forma di supremo bene a cui sono stato educato dai miei grandi maestri; pochi ma importantissimi
Filosofi, imperatori; Alessandro Magno, Socrate, Aristotole e Marco Aurelio. Imperatore Adriano.
Santi – San Benedetto e San Francesco
Le regoli benedittine  sono abbastanza rigorose
Concetto di fondo- per non recare danno all’uomo – meglio… recarne meno possibile
Vengo da un’esperienza bella della vita
Non ho mai visto i miei genitori  litigare
Mio padre e’ andato a fare l’industriale in una fabbrica normale degli anni ‘60
Non e’ una questione di pentimento
Non e’ una questione di esperienza
Si cercava di andare a stare meglio
Lui e’ andato a lavorare in una fabbrica dura, cemento armato, spesso veniva offeso
E’ questo
Quando lui ritornava spesso a casa aveva qualche volta le lacrime agli occhi
Trattato come una bestia
 A me mi dispiaceva moltissimo
Vedere il babbo umiliato al lavoro
Qualsiasi cosa che farro’ nella vita  farla per non recare danni all’uomo, per rendere il lavoro piu’ umano, per migliorare l’umanita’
Le basi sono queste
Io mi considero uno stilista
Vorrei dire anche industriale, perche la parola industria mi piace molto
Noi facciamo “industria” vera; abbiamo 500 persone
Mi piace unirmi – stilista/industriale/filosofo- che significa?- prendere la vita in una maniera diversa- vivere con filosofia

Volevo fare quasi le cose immortali – Ho un concetto della vita un po particolare
Questo e’  anche quando ero bambino
Mio nonno e mio babbo mi parlavano sempre di cose che tu puoi  lasciare a chi viene dopo di te
Quindi l’eredita’
Quando ho incominciato a conoscere il cashmere ho pensato che il cashmere si potessi lasciare in eredita’ o per lo meno ..abbiamo tanta roba- dobbiamo buttare via un po di roba- regararla- e’ molto difficile che butta un pullover di cashmere
Lei puo buttare un piomino di nylon che magari costa due volte, ma lei non butta un pullover di cashmere- c’e; qualcosa di verita’
La verita’ qual’e? che ci sono certe cose che vanno al di la’ della materialita’; sembra quasi come se fosse fatto per lasciare in eredita’
Un regalo di una coperta di cashmere pensa di lasciarla ai suoi figli, nipoti
Vedo che le mie figlie mettono qualche pullover mio per stare intorno a casa – a me quello fa estremamente piacere- I miei pullover che hanno 18-20-25 anni
Io volevo innovare non facendo qualcosa che si distrugge

Non sono un’amante della plastica. In azienda noi mangiamo nei piatti di ceramica, bicchieri di vetro, con le posate vere- non plastiche. Perche mi dispiace un po. Non volevo fare qualcosa per recare danno al mondo
Io ho sempre pensato che certe cose, per esempio la plastica, la distrugge dopo 200 anni ; Il cashmere sia come tutte le cose di moda- se e’ fuori forma non lo mette piu, se e’ fuori coloro non lo mette piu, ma non lo butta

Qui e’ la differenza; ho 50 maglie personali da quando ho incominciato ma io non le butto nessuna, ma questa giacca da vento- quante ne ho cambiate?
Poi, cominciando a fare e capendo alla fine da dove arriva cio’e I veri sacrifici che il pastore mangolo cinese con le sue 50 caprette, e che guadagna 2-300 dollari all’anno e produce ogni capretta 2-300 grammo, ci vuole una produzione di due caprette di un anno per fare un pullover-a allora si da un po di peso. Sono stato a Mongolia. Se si torna si e’ migliore . questo e’ sicuro. Ci sono questi  pastori con I quali siamo diventati amici, ci vediamo ogni due o tre anni . Ogni anno io li porto le foto dei pullover con le loro caprette
Gente che ormai parla piu poco vivendo da soli con le caprette. Non riescono- non hanno la possibilta’ di parlare con la gente; perdono l’abitudine di  parlare ecco qui c’e di fondo un sacrificio per produrre una cosa cosi importante. Il cashmere e’ piu bello qaundo e’ piu’ freddo. Piu’ e’ freddo e piu’ madre natura li da un cashmere cosi’ particolare che si possono proteggere- vede come e’ il mondo?

Chi lavora alla fine , guadagna- che cosa posso fare io in piu’? Volevo dare un po piu di soldi al mese, lavorare in un ambiente s’era possibile abbastanza bello perche si possa lavorare in condizioni spirituali, estetiche e anche ambientali migliori
Volevo che una parte del profitto servissero al territorio
Io dico, se un ragazzo lavora per me e conosce 2 o 3 lingue, che cosa gli posso raccontare io? Come posso trasmettere un po di passione? Non glielo posso trasmettere solo con le chiacchiere. C’e un problema di fonso al lavoro. I ragazzi che lavorano per me conoscono tutto della mia azienda; conoscono I profitti, la proprieta’..Credo che deve cambiare il rapporto tra il proprietario e il lavoratore
Non solo fiducia e passione.
Io siccome vengo da una famiglia operaia- contadini prima- operai dopo, ho visto I miei fratelli mangiare dalla famosa garetta
Io volevo fare una fabbrica un po diversa- dove si lavora c’e un roseto, un fruteto; dopo l’intervallo del pasto puo andare a fare una piccola passegiatta- sempre pittorato ogni anno in una certa maniera
Volevo investire molto nel territorio; una parte dei soldo devono andare per il territorio. In un azienda ci sono dei progetti di 3 a 5 anni. Io volevo fare come gli antichi- I progetti a 3 secoli a 5 secoli
Noi stiamo facendo un teatro a Solomeo. Sara’ pronto un forum delle arti, un teatro, un ippodrom vicino
Spero che fra 200 anni qualcuno possa venire nel teatro di Solomeo- Allora questo per me rientra nel progetto a 3-5 secoli
Se lei lavora con me dove la fabbrica produce un po di soldi per Brunello, un po di soldi per la fabbrica per mantenersi bene, qualche dollaro in piu posso averlo per chi lavora in questa fabbrica, e forse posso pagare il muto della casa anche con un pocchino di facilita’. E una parte dei soldi serve per una Chiesa, per una piazza, per un teatro- per l’umanita’
Credo e spero di poter avere vicino a me tantissimi soldati come Alessandro Magno- Tantissme persone che condividono la stessa filosofia

Io non mi sento proprietario di cio che ho. Io mi sento custodio. Questo e’ il vero tema. Io lo dirigo da proprietario perche questo e’ il mio compito, io sono maggior responsabile, devo diriggere quest’impresa da vero capitalista. Vorrei essere un capitalista leggermente diverso, leggeremente piu’ umano, leggermente piu’ illuminato
Dice una bellissima cosa San Benedetto. “ Io devo riuscire ad avere il coraggio di darti cio che io vorrei se fossi al posto tuo.”
Che e’ molto difficile a fare. Ci provo. - se lei si sente padrona, proprietaria..e’ dura, no?

Volevo essere un custodio
Che io sono passato su questa terra con la fortuna di fare un lavoro. L’impresa finira’ perche e’ la regola di ogni essere umano- piuttosto che di ogni impresa- di ogni cosa, ma pero’ per quel periodo hai partecipato ad ammigliorare l’umanita’
Noi viviamo in un paese che e’ stato costruito tra 1300 a 1500- dove noi adesso lavoriamo 700 anni dopo. Pensi il piacere avrebbero coloro che l’hanno costruito pensando che a 700 anni di distanza invece di produrrre grano e olio si produce cashmere
Non e’ cambiato il paese- io non voelvo cambiare niente; perche l’azienda passa, lei puo rimanere a vivere nel paese per altri 500 anni  come e’ successo nel 1300,1400,1500
Penso che il 90% delle imprese fatte e costruite dall’uomo di prima generazione- ma cosi e’ il mondo
Quello che mi sentivo il primo giorno quando ho iniziato l’impresa e ‘ la stessa sensazione che sento oggi
60esimo collezione?.. L’emozione non te la da la quantita’; l’imperatore Aurelio m’ insegna  “Datti pace; vivi cio che ti da il mondo”
I miei primi 43 pullover di cashmere venduti valevano come di oggi. Non c’e alcuna differenza nell’animo mio umano
Lavoro con la stessa direzione, con le stesse paure, le stesse gioie; non e’ cambiato niente nella mia vita personale
Se si riesce a lavorare pensando che ogni giorno e’ l’ultimo giorno della propira vita, e progettare come se vivesse in eterno, tutto secondo me diventa piu facile
Noi smettiamo di lavorare tutti alle 6. Si inizia alle 8, si smette alle 6. C’e la pausa pranzo molto importante per noi
Pero nessuno si puo trattenere dopo le 6; perche bisogna andare a casa, bisogna curare lo spirito, l’anima, la famiglia e allora secondo me, il giorno dopo si puo essere migliori
Non puo essere l’ultimo giorno della vita? Quando si va a casa nell’impresa, nelle tavole dove si lavora, tutto deve essere ordinato perche domani nessuno di noi puo essere al lavoro- perche la legge divina e’ cosi

Allora perche ci dobbiamo preoccupare di cio che non e’ di  nostra competenza?
Noi dobbiamo progettare come vivessimo in eterno . San Benedtto dice una bella cosa, ” Durante il giorno tu devi lavorare, studiare e pregare”
Io lavoro, studio e prego. Che in realta la preghiera e’ la nostalgia dell’anima. M. Ghandi ha detto “E’ qualcosa che la sera ne hai bisogno.” Per preghiere intendo parlare con te stesso
Forse riusciremo a curare quel male che per molti uomini e’ eterno- E’ il male del  vivere; che nessuno ti puo curare- solo tu lo puoi curare. L’anima ha bisogna di mangiare tutti I giorni. Ecco perche penso che bisogna dedicare tempo all’anima
Io non voglio rubare l’anima per chi lavora con m. Io voglio che quelle 8 ore che si lavora  devono essere di altissima intensita’. Secondo me ci sono delle cose fondamentali di qualsiasi impresa ; dobbiamo essere coraggiosi come erano I nostri padri, dobbiamo avere grandissimo rispetto per l’uomo,dobbiamo essere fortemente rapidi
Negli ultimi 40 anni questa e’ l’unica cosa che e’ cambiata – il mondo e’ piu’ rapido
Io non voglio che lei lavora 10,12,14 ore..assolutamente; pero’ quelle 8 ore che lavora lei mi deve dare il massimno. Intendo..il massimo efficienza, velocita’ , massima creativita’, la maggior ispirazione

Sono un’ amante della spiritualita’. Non credo che in questo mondo ci sono molti Dii- c’e un solo Dio forte sopratutti .
Il futuro, il mondo, il lavorare per il mondo
Io voglio migliorare il mondo . Credo in una grande spiritualita’ Credo nel veramente prendere cio che abbiamo ogni giorno della vita- Sei lei e’ in continuo contrasto con se stessa non apprezza mai cio che ha
Ma quando trova la sua suprema felicita’…
Dante Alighieri dice “Io ho fatto una vita intera alla ricerca della suprema felicita’ umana che alla fine ho trovato solo in Dio”

Quindi, io nel mio lavoro volevo lavorare si- ma prima di tutto curare l’anima; perche un’anima che sta bene poi sta bene anche il fisico ; Questa storia della proprieta’- di possedere. Tanto se ne possede 100 ne vuole 1000. Diventa una caccia continua

Vorrei vestire non classico- un uome che porta cose fatte molto bene, di grande qualita’ pero’ combinate in modo molto moderno; pantaloni di colore, cargo spiritoso, bellissima giacca di cashmere.
Sportivo, chic di lusso- Alla fine e’ la mia definizione
Vorrei andare a una reunione di business-man ma non vestito super classico. E un uomo di 30 o 60 anni non c’e differenza- solo come le combina . Volevo un uomo fresco. Con dei bellissimi materiali, con delle bellissime lavorazioni artigianali, quasi che fossero fatti esclusivamente per te . in questo credo. Nelle cose fatte molto bene, Non abbiamo bisogno di molte cose; abbiamo bisogno di cose fatte di altissima qualita’, pero’, moderne. Non credo nella qualita’ vecchia. Non credo in una grandissima qualita’ di stilo vecchio , lo stile dev’essere contemporanea. E’ vero , vorrei essere leggermente piu’ fresco, meno classico, meno vecchio. Anche se ho un’abito che costa 10,000 o 15,000 euro ma che mi rende vecchio io non lo porto

Io volevo dimostrare questo; che si puo fare industria, impresa anche nel rispetto dell’uomo. Con le regole piu classiche dell’uomo. Volevo un’azienda normale, molto, molto speciale ma nei rapporti umani talemente speciale da considerare normale
Credo moltissimo nell’uomo. Abbiamo le stesse macchine che hanno I miei stimati Indiani, I miei stimati Cinesi- Che cosa posso dare io? Posso dare la mia creativita’ la mia artiginalita’ la mia rapidita’- il mio gusto ma se non investo nell’uomo…
Se la macchina c’e l’abbiamo uguale ai cinesi agli indiani, dobbimao fare una differenziale. Una differenziale nella nostra creativita’. Il nostro  modo di vivere, il nostro modo di combinare la roba altrimenti come facciamo ad essere diverso?

Noi non cerchiamo piu l’uomo- il problema. I padri avevano ideali; la politica, la famiglia, la religione. Ideali che li hanno fatto pensare, li hanno fatto gioire e ce li hanno inculcati
Adesso nella politica non ci crediamo piu’, la famiglia non c’e piu’ rapporto, la religione, intendo- abbiamo il male dell’anima
Non trovo differenza fra un’ islamico, ebreo, Cristiano o buddista.  Cosa c’e di piu’ del cashmere?- c’e l’uomo.
Il modo di lavorarlo lo puo fare solo l’uomo. Solo le mani dell’uomo possono fare questo. Non lo puo fare la macchina. Tutto dev’essere un po particolare- questo lo puo fare solo l’uomo
L’uomo geniale. Ho questa impressione; Siamo 500 persone che lavoriamo e ho l’mpressione che noi siamo 500 piccoli geni. Ogni essere umano ha una quantita’ di genio che porta con se- di vario tipo e varia intensita’. Io devo essere solo l’organizzatore del genio. Questa cultura ci ha portata a pensare che in una fabbrica come la mia, ci sono 500 persone geniali il resto contano niente No- c’e il valore dell’uomo Anche la persona che fa il lavoro piu umile

Sopra il cashmere ci sta il rispetto per l’uomo. Se noi coltiviamo il rispetto per l’uomo noi non avremo paura di niente. Se noi avremo un tasso di toleranza altissimo..
L’uomo non e’ venuto al mondo ne per giudicare tanto meno per condannare ma per conoscere. Mi piacerebbe se fossimo leggermente migliori. Voglio fare la mia parte- vorrei provare a lavorare in un modo molto molto normale

Sara’ quello che Dio vorra’. Sara’ Madre Natura – che cosa possiamo fare noi? Prendiamo cio che Madre Natura ci ha dato, ma se investiamo nell’uomo avremo grandi ritorni.
La cosa bella della mia impresa penso di aver 500 mini condottieri che stanno vicino a me insieme
Se non si ha la paura che quello vicino a te e’ piu bravo di te, abbiamo risolto il problema. A l’ultimo le dico, Accontentiamoci. Accontentiamoci di cio che abbiamo. E’ sempre l’anima che conta
San Benedetto: "Che Dio illumina il nostro cammino”
Tutti abbiamo bisogno di essere illuminati

"..Nel mezzo del cammin di nostra vita..”